Articoli, servizi e reportage dedicati dalla stampa nazionale e internazionale a Daniela Vinciguerra ed al marchio VUEDU.

  “Trame siciliane”, per promuovere e valorizzare i designer dell'Isola

“Trame siciliane”, per promuovere e valorizzare i designer dell’Isola

Promuovere e valorizzare le aziende che, scegliendo un percorso sostenibile, producono la qualità e l’autenticità del “Made in Sicilia”. E’ l’obiettivo della VII edizione di “Trame siciliane”, manifestazione ideata e realizzata da Albamedia dedicata alla moda e ai designers siciliani, finanziata dall’Assessorato regionale alle Attività produttive. Dopo l’esperienza maturata nelle precedenti edizione, sempre ospitate a Parigi, l’iniziativa di quest’anno si articolerà per la prima volta interamente online…

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Repubblica

Italpress

Sicilia Internazionale

Palermo Today

Live Sicilia

  Financial times: “Palermo ravishing jewel” « Palermo World

Financial times: “Palermo ravishing jewel”

“Further down is Vuedu, all polished-concrete floors and cool grey interiors. Owner Daniela Vinciguerra buys mainly from Italian designers, as well as stocking her own Margaret Howell-esque fashion line. Describing her shop as a “factory” that supports young designers from Palermo, she has opened a gallery at the back of the store to showcase artists, local photographers and…”

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elle

ELLE novembre 2007 by Chiara Bondioli

Abiti d’architetto a Palermo.

L’architetto Daniela Vinciguerra ha una passione per i tessuti da interior design e li utilizza per abiti “concettuali” ma facili da portare. I suoi prodotti escono sotto il marchio Vuedu.

Un esempio? Il tubino anni 50 in equilibrio tra Oriente e bon ton o le gonne con il”segreto”, piccolo trucco ingegneristico per “vestire” dalla 38 alla 44.

marieclaire

MARIE CLAIRE dicembre 2009

…Si chiama Vuedu Factory la nuova boutique a due passi dal Massimo dedicata a chi ama la moda di ricerca ( vedi, in alto, la gonna di Daniela Vinciguerra)…

glamour

GLAMOUR novembre 2008

…Le “sedie vestite” pensate da Daniela Vinciguerra: quando si ha voglia, si cambia la gonna e così anche il look alla sala da pranzo.

ilove

La moda “democratica” presentata a Parigi

Passare dall’architettura alla moda per Daniela Vinciguerra è stato naturale “come usare la riga e il compasso”. La storia del suo marchio VUEDU, comincia con i complementi d’arredo, dai tessuti utilizzati finisce col tirar fuori delle gonne, versatili e trasformiste; e dalla gonna all’abito il passo è stato breve, come anche finire sui giornali di settore, quali Elle e Glamour. Oggi Daniela Vinciguerra, architetto e stilista Palermitana, è presente con il suo brand all’estero (Dubai, Riad, Yemen, Russia, Portogallo, Londra). La sua moda “democratica” (che si adatta facilmente a qualsiasi corpo) piace tanto agli arabi come ai russi. Pochi giorni fa è sbarcata in anteprima con la collezione Autunno Inverno 2017-18 a Parigi, per l’edizione 2017 di Who’s Next, la vetrina internazionale nel campo della moda, un trampolino per nuove piazze commericiali, “Germania, Francia, Giappone” dice “ sono i mercati che mi piacerebbe esplorare”. Il suo è un vero e proprio “design dell’abbigliamento”, fatto di produzioni sartoriali, con tessuti Made in Italy. “Questa nuova collezione mescola arte e architettura” spiega la Vinciguerra, “e si compone di 55 capi, dai colori saturi e netti, rosso, bianco e nero, in cui mi piace inserire macro righe e decori grafici”. Uno stile che interessa molto i mercati orientali che non amano abiti sagomati ma linee morbide che seguono il corpo grazie a magici laccetti e alle coulisse. Abbinamenti insoliti, sia nei colori che nei tessuti: “mi piace mescolare tessuti di abbigliamento e di arredo. Ad esempio, nella nuova collezione Inverno ho unito alle lane i lini stropicciati. Il capo viene fuori caldo e fresco allo stesso tempo con decori grafici di tessuti diversi sovrapposti”. Una moda “pulita” che la stessa Vinciguerra definisce “precisa, insolita e giocosa. Le persone spesso si coprono non si vestono. A me piace l’idea di una donna che si diverte a vestirsi con una buona ironia”. Come le clienti che amano frequentare la Vuedu Factory che la stilista ha messo in piedi nel cuore di Palermo, a due passi dal Teatro Massimo, uno spazio “liquido e fluido” di sinergia creativa e di design.

 

Cafe Babel
22 aprile 2016 – intervista
Vuedu, quando la donna è creatività

L’Università è di Moda a Palermo e sfila allo Steri
Verve magazine

Sabato 27 maggio 2017 il Palazzo Chiaramonte Steri di Palermo ha aperto le sue porte ad una meravigliosa passerella di abiti e accessori tutti Made in Sicily. L’Università  è di moda, un progetto nato dall’importante collaborazione tra l’Università  degli Studi di Palermo e Confcommercio, al fine di valorizzare l’artigianalità e la creatività fashion del territorio. Luci puntate sulle collezioni primavera-estate 2017 dei più importanti artigiani e artisti siciliani. Tagli asimmetrici e apparentemente accostati senza alcun rigor di logica, ci appaiono, invece, come dei veri e propri collage di tessuti e colori in grado di creare un gioco di geometrie minimal. Nulla è lasciato al caso per l’architetto Daniela Vinciguerra e il suo brand Vuedu: ogni taglio e ogni eccesso di tessuto sono frutto di un’idea e un lavoro ben preciso. Arte e Moda allo stato puro.

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L’università  è di moda. Grande successo a Palermo.

Siciliaclick, 28 maggio 2017

Si è svolta all’interno del complesso monumentale dello Steri, l’interessante iniziativa che ha visto coniugare Università  e Moda. Filo conduttore è stata la storia di Tristano e Isotta, l’amor cortese e le suggestioni medievali. Grazie alla collaborazione tra Università  e Confcommercio di Palermo, la moda è entrata per la prima volta nel luogo simbolo della cultura del capoluogo siciliano. La serata, presentata da Cinzia Gizzi e allietata da momenti di spettacolo realizzati dagli attori del Circ’Opificio, ha visto sfilare in passerella modelle professioniste di Milano, Catania e Palermo che hanno indossato le collezioni primavera estate di noti marchi siciliani: Atelier Gigante, Daniela Cocco, Dress, Donna Più, DueRRuote, Figure, Gaia, Ittassivuci, Leone Calzature, La Vie en Rose, Loredana Lombardo, Ma.Dì Creazioni, Quartararo Calzature, Sailor, Vuedu.

Università  è di Moda – Sfilata a Palazzo Steri
Lei, 28 maggio 2017

Si è concluso con un meraviglioso spettacolo a Palazzo Chiaramonte Steri, che ha unito moda e cultura, il progetto formativo nato dalla collaborazione tra l’Università di Palermo e Confcommercio. La serata all’insegna del glam si è svolta lungo il filo conduttore delle suggestioni mitiche ispirate dalla storia d’amore di Tristano e Isotta rappresentata sulla terza trave del soffitto ligneo dell’Aula Magna dello Steri. In passerella le proposte primavera/estate 2017 di alcuni dei maggiori brand palermitani, tra cui le strutture geometriche per la stilista Daniela Vinciguerra del brand Vuedu.

Giornale-di-sicilia-marzo-2017

Giornale di Sicilia / mercoledì 15 marzo 2017
Geometrie e stucchi del Serpotta
L’architettura sposa le passerelle

Negli abiti di «Vuedu» di Daniela Vinciguerra giochi di sagome che spaziano in un mondo onirico.

Fashion designer e architetto: è sempre più nutrita la pattuglia delle siciliane che, intrapreso un percorso di studi d’architettura, hanno attraversato i confini del fashion. Dai cantieri, agli studi di progettazione alle sartorie, in alcuni casi l’abilità con la matita o con i programmi di grafica cede al richiamo della passerella, del veder realizzate le proprie progettazioni sui tessuti.

Tra queste che si sono distinte in questo campo c’è Daniela Vinciguerra, una vera regina delle geometrie che porta avanti le sue idee con un linguaggio costante e sofisticato nel suo marchio «Vuedu».

Gli abiti della collezione primavera-estate 2017 sono pensati come un gioco di «cut and paste» di figurine e di sagome di carta ritagliate e incollate che spaziano in un mondo onirico, fumettistico e senza limiti spazio-temporali. La linea di Vuedu prende spunto dall’arte grafica e dall’uso delle geometrie coniugate con i tessuti stampati, dalle figure nette e riconoscibili che richiamano il gioco del collage. I colori scelti sono saturi: giallo, blu petrolio, bianco, grigio e nero, accostati a righe verticali e orizzontali. Tagli e inserti di tessuto, come se fossero tracciati a matita, esaltano i capi con insoliti colletti e tasche.

Dolce Vita Palermo comédie sicilienne

Réalisé par Antoine Gannac
Une production INTERVISTA PROD – Avec la participation de France Télévisions – (c) 2015
Diffusion France 3 Corse Via Stella / RTBF

Corriere del Mezzogiorno: Il Mezzogiorno che esporta

mezzogiorno

Nhau Magazine

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glamour

 

Glamour
Let’s have a Glamourous weekend con Vuedu Factory

Sabato 7 Novembre

Considerato da tutti il concept store più cool di Palermo, qui si trova un’ampia scelta di capi di abbigliamento, bigiotteria e accessori per la casa accuratamente selezionati dalla proprietaria Daniela, il cui passato da architetto traspare nella predilezione di forme geometriche, colori neutri e linee minimali. Very North European chic.

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Repubblica, sabato 14 novembre 2015
Voglia di stile e défilé
Palermo riscopre gli atelier di alta moda

Trenta boutique artigianali di abiti su misura e i prezzi si adeguano ai tempi della crisi.

A dispetto della crisi, le palermitane riscoprono la voglia di capi d’alta moda e di marchi rigorosamente made in Palermo, creati dalle mani sapienti di stiliste locali e non solo nelle occasioni speciali ma anche nella vita di tutti i giorni.

Parole d’ordine estro e dettagli personalizzati. Così, negli ultimi anni, in città  hanno aperto i battenti almeno una trentina di atelier. Tanti ne conta L’Associazione Stilisti e Marchi di Confcommercio Palermo. Atelier che crescono accanto a decine di attività  artigianali specializzate in accessori come alcune piccole botteghe del centro storico. Daniela Vinciguerra, stilista di Vuedu, in via Sperlinga 32, predilige le linee geometriche e ha tra le sue clienti studentesse, impiegati, avvocati, magistrati. I suoi ritmi di produzione viaggiano su una media di 1000 capi l’anno. «Questo spazio è stato inaugurato quasi sette anni fa “racconta” ed oggi esportiamo a Londra, Portogallo, Mosca, Madagascar, Austria, Australia e poi in Italia a Milano e Bergamo». Bestseller i capi “trasformisti” che possono essere indossati in tre o quattro maniere differenti, dalla giacca alla cappa, dal “coprispalle” alla giacca informale. I prezzi? Circa 280 euro ad abito. «Mi piacciono il suo stile classico e le forme pulite, essenziali” spiega Antonella Consiglio, magistrato “si è creata una bella amicizia, tanto che qualche volta l’ho aiutata per diletto a preparare le vetrine con i capi che più mi piacciono». E un’altra sua fedelissima, Loredana De Michele, impiegata, aggiunge: «La mia curiosità mi ha spinta a non fermarmi ai soliti grandi marchi, ormai inflazionati».

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www.siciliainformazioni.com / 11 ottobre 2015
Palermo Fashion Night, moda protagonista nel centro storico
di Mariangela Di Natale

Atmosfera suggestiva per la moda “Palermo Fashion Night” ieri sera a piazza Bologni, che ha illuminato e animato il cuore del centro storico della città . La passerella, con le anticipazioni della moda autunno inverno, ha visto sfilare più di venti giovani indossatrici e indossatori palermitani, con alcune guest star del mondo della moda, come Dyane Mello, celebre modella e testimonial Yamamay e altri brand, Guendalina Canessa, Stefano Sala e Alessandro Nava, con capi di marchi regionali e nazionali: Gaia Calzature, Quartararo, Casa e Putia, Vuedu, Daniela Cocco, La Vie en Rose, Bellino, Sailor, Luan, Dressmode, Leone Collection, Pellicceria Guarneri, Ottica Vision.

Riflettori accesi per le aziende palermitane socie di Federmoda e Stilisti e Marchi, associazioni di Confcommercio Palermo, promotore e patrocinatore dell’evento glamour, che ha coinvolto le eccellenze locali del campo della moda. Nuove tendenze femminili attraverso la costruzione intellettuale-artistica, set elaborati ed elementi aggiuntivi come musica e componenti tecnologiche, hanno contraddistinto la manifestazione. I designers hanno messo in passerella, un vero e proprio tripudio di direzioni differenti. Le nuove proposte sono state un mélange di nuovo- nuovissimo ma anche di gusto retrò.

Originali e innovative le creazioni dell’architetto e stilita palermitana, Daniela Vinciguerra, con il brand “VueDu”. Immagini, emozioni e riferimenti culturali, in variegate tessere mescolate tra loro, hanno dato vita ad una collezione dal linguaggio, “giapponese- occidentalizzato”, che fluttua tra la favola e il gioco matematico. “Nei miei capi c’è sempre il riferimento ai miei canoni architettonici. Concepisco gli abiti come forme geometriche. La moda per me è un gioco, un abbinamento è una continua sfida alla ricerca di forme innovative, da indossare”, ha dichiarato la stilista Siciliana.

“Abbiamo voluto lanciare un messaggio positivo alla nostra città. Abbiamo acceso i riflettori su talenti e professionalità  del nostro territorio. Tanto impegno e soprattutto tanto entusiasmo ci hanno consentito di realizzare questo evento in pochissimi giorni. C’è ancora tanto da fare ma con le nostre forze e la buona volontà  dobbiamo vincere la negatività  e superare la difficile realtà  economica di questo momento. Siamo convinti che con queste occasioni possiamo inoltre arricchire e valorizzare sempre di più il patrimonio artistico della città di Palermo”, ha poi concluso Patrizia Di Dio, Presidente di Confcommercio Palermo.

La kermesse, presentata da Cinzia Gizzi, animata dalla musica di Mauriziotto Dj, è stata organizzata della Presidenza del Consiglio della città  di Palermo che ha concesso questa prestigiosa location, nel cuore del Cassaro, per un evento moda.

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IL MEZZOGIORNO CHE ESPORTA
“Se è un architetto che disegna, il successo dei capi è assicurato. Anche oltre i confini italiani.”

Una frase di Andy Warhol incisa su un pannello accoglie i clienti di Vuedu Factory, in Via Sperlinga nel salotto di Palermo. Warhol è un pò l’ispiratore di questo Concept store aperto nel 2008 da Daniela Vinciguerra, 47 anni, architetto con la passione per la moda, oltrechè amministratore unico e Design Manager della Vuedu. Il brand è un gioco di parole: ci sono le iniziali della titolare e le parole francesi “vu” e “du”, ovvero visto e dovuto. In sintesi la filosofia del marchio che abbina fantasia e concretezza. Creatività  e sostanza sono anche gli abiti di Daniela Vinciguerra.
Produzioni, quelle di Vuedu, che hanno nel Dna un respiro internazionale e che hanno trovato mercato prima al di fuori della Sicilia e poi oltre i confini italiani. I primo contatti stranieri arrivano con la partecipazione a Milano Pret-a-Porter, Who’s Next ha fruttato all’azienda siciliana sei contatti e una serie di nuovi clienti fissi. Gli ordini arrivano dall’Austria. Poi c’è Sheffield in costante contatto con Palermo perchè in una boutique della città  dello Yorkshire le creazioni Vuedu sono andate esaurite in pochi giorni. E l’Inghilterra potrebbe essere la prossima meta fieristica. Sempre attraverso il sostegno dell’ICE-Agenzia è già  partita la richiesta di partecipazione a Scoop che si terrà  a Settembre a Londra. Fra i paesi che importano da Palermo ci sono anche l’Irlanda, il Portogallo, la Russia, la Cina e perfino il Madagascar. Nell’isola africana bagnata dall’Oceano indiano, un’azienda commercializza arredi italiani ha inserito nella gamma anche dei capi destrutturati di Vuedu. Who’s Next ha anche portato una certa visibilità , La France Televisions ha scelto Palermo in rappresentanza dell’Italia, per un ciclo di 12 documentari che raccontano la moda emergente nelle città  del Mediterraneo. E nel capoluogo siciliano le telecamere transalpine si sono soffermate sulle produzioni Vuedu.
Il mercato di riferimento rimane quello italiano, ma la via dell’export sembra ormai spianata. Un altro mondo? No, è il mondo fuori dall’Italia.

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La France Télévision incontra Vuedu / 21 maggio 2015


La France télévision sta realizzando un ciclo di 12 documentari che raccontano la moda emergente nelle città del Mediterraneo.

Palermo rappresenterà, per questo progetto, l’Italia e Vuedu, con le sue produzioni, disegnate da Daniela Vinciguerra e realizzate a Palermo con tessuti made in Italy, è stata scelta in quanto espressione della moda più attuale ed innovativa.

articolo

Il gattopardo / Ottobre 2014
IN 8 PER UNA CREATIVITA “SUPER”


Sono otto i talenti siculi che hanno portato alla spumeggiante manifestazione SUPER il meglio della loro creatività  Made in Trinacria. Ha fans ad ogni latitudine Eugenio Vazzano, artista del patchwork, da Melilli (Sr), i suoi caftani e i suoi complementi d’arredo hanno successo anche in Giappone e sono rigorosamente realizzarti in una ex fabbrica di caponata, ora sede della Maison. Daniela Vinciguerra, architetto palermitano, firma invece Vuedu: sofisticati pantaloni, bluse, abiti, dagli orli asimmetrici e dai tagli geometrici, in cotone o shantung di seta rigorosamente in tinta unita; uniche eccezioni sottili righe marina e micro pois. Da Modica Loredana Roccasalva, artista a tutto tondo, celebre anche per i suoi abiti da sposa, a Milano porta le sue inedite pettorine da indossare da sole, come top, o come accessorio dell’abito; ideali per rinnovare il tubino nero, così come le collarette tempestate di pietre. Un modo utile e dilettevole anche per riciclare i tessuti. Parte da questo principio Irene Ferrara, palermitana che, forte di una tradizione familiare, utilizza ogni pezzo di pellame per i suoi zaini piegabili, le pochette e i ciondoli fatti con piccole monete delle vecchie lire, incastonate in tarme di pietre colorate. Divertenti! Sono invece solo in ebano e perle i monili Cocò, da Valguarnera Caropepe, leit motiv il contrasto del color cioccolato con il candore delle perle. Ancora da Palermo Ignazio Bissoli pro­pone giacchi ne in pelle pastello, dal taglio a vivo, molto lineari, da alternare a capi più etnici per un eleganza definita “tribale”. Il coupe de theatre per Vito Petrotta Reyes, in arte Vitussi, sono i rubinetti, usati sin dagli esordi, come chiusura del manico delle geometriche borsette, in pergamena, broccato o in un inedito tessuto ricavato dalla pianta dei fichi d’india. Colori delle spezie e stampe etniche invece sono i preferiti di Marzia Donzelli, Mad, per le bluse poncho e gli abiti morbidi, in seta.

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Memoria / luglio-settembre 2011

Vuedu Factory è una open house che occhieggia alla Silver house di Andy Warhool “quando incontri qualcuno invitalo per un the, diventerete amici e poi lavorerete insieme” ed è quindi aperto ad ogni forma di sinergia creativa e propositiva con progettisti, artisti, designer e artigiani che si riconoscono nel linguaggio Vuedu.

Propone un nuovo modo di sperimentare creatività  ed imprenditorialità , sviluppando le linee guida delle due titolari, Daniela Vinciguerra, l’art director, e Antonella Sgrò, la responsabile commerciale. Vuedu Factory, a due passi dal Teatro Massimo in via Sperlinga n.32, è un grande spazio dove, in un allestimento fluido e continuo, tra i prodotti VUEDU, come gli abiti e gli arredi creati da Daniela Vinciguerra, e di altri designer, accuratamente scelti seguendo la filosofia dell’azienda, convivono una galleria per eventi culturali, con pianificazione bimensile di mostre, ed una piccola sala da the, all’insegna di “Open house” dove trascorrere piacevoli momenti. Tutto ciò connota Vuedu Factory non solo come luogo commerciale, ma anche come luogo di incontro, di scambio e di sinergie.

Dal 26 Maggio al 2 Luglio 2011 Vuedu Factory organizza e ospita una importante mostra dal titolo “Abitare il design. Must e suoni dal ‘900 ad oggi”. “Una manifestazione” spiega l’art director Daniela Vinciguerra “che innanzitutto riunisce per la prima volta a Palermo alcune tra le realtà  più significative del settore e che dà  al pubblico la possibilità  di ammirare, in un unico contesto, i must del design contemporaneo”.

Per sei settimane circa, Vuedu Factory si trasforma nella casa del design: una casa vera e propria con tutti i suoi spazi, la cucina, il living, il bagno, la stanza da letto, lo studio, la zona verde. Moltissimi i pezzi esposti, tra i quali la Nobody’s Armchair di Gaetano Pesce, la lampada da tavolo di Michele De Lucchi, la notissima Chaise Longue di Le Corbusier, il tavolino E1027 ed il separé di Eileen Gray, quest’ultimo in esposizione permanente al MOMA di New York. Ed ancora la radio mito degli anni ’60: quel cubo affascinante di nome TS 502, del 1964, frutto della collaborazione tra Marco Zanuso e Richard Sapper, che, con la sua linea elegante, ha reso esteticamente allettanti, oltre che più gradevoli le serate degli italiani: un’intera epoca è stata contrassegnata da questo piccolo apparecchio radio. Rappresenta il simbolo del design italiano, nonché la prima radio portatile in uso nel nostro paese.

La mostra è realizzata in collaborazione con Barraja Mobili d’Oggi, Corimbo, Gitto, Salamone e Pullara, Sellerio, Valcucine, Velarredo.

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ZOE MAGAZINE primavera 2009

…Qualcuno dice : “sembra di essere a Milano”, ma Vuedu Factory è una realtà  interamente palermitana…..L’idea dell’Architetto Daniela Vinciguerra è quella di un luogo d’incontro e scambio creativo di designer e artigiani che in questo spazio trovano, se il loro linguaggio è  in sintonia con il brand Vuedu, accoglienza ed opportunità  di commercializzare il loro prodotto…..Molti oggetti per la casa e la persona hanno il marchio Vuedu e sono disegnati e prodotti da Daniela Vinciguerra, così come gli abiti da lei creati, che, nella linea e nei colori, risentono degli influssi dell’arte…

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KAFFE’ n° 5 – marzo 2009

…e, ovviamente, non mancano gli ambienti dedicati alla commercializzazione di oggetti per la casa e la persona, come alcuni con il marchio Vuedu, disegnati dall’architetto Daniela Vinciguerra. Gli abiti da lei creati, che nella linea e nei colori risentono degli influssi dell’arte contemporanea, così come la sua produzione di complementi di arredo,  emanano il fascino di ciò, che nella semplicità delle linee, si connota come essenziale eleganza.

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101 COSE DA FARE IN SICILIA di Daniela Gambino “ New Compton Editor” – 2009

…Avete presente l’idea della Silver Factory di Andy Warhol? Provate ad applicarla al centro di Palermo, immaginate un posto in cui un fotografo arrivi, con chiodi e martello, e appenda i suoi scatti allestendosi una mostra, mentre allo stesso tempo Daniela Vinciguerra, al piano di sotto, è intenta a disegnare uno dei suoi abiti.

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Inspired by Andy Warhol’s Factory, Daniela Vinciguerra’s vision for this womenswear, interiors and accessories shop was as much collaborative hub as stylish retail space. The two converted a bar into an intriguing cool-grey labirint in 2008, creating a “lounge” for a quick espresso, a “design library” stocking the latest style magazines and a central exhibition space that hosts temporary shows such as urban photos by Marco Bruni. The stock is faultless, featuring one-offs including sweet-inspired jewellery from Chiara De Bellis, Claudia Garraffa handbags and painted chairs by Maria Pia Spataro. Look out for designs by Daniela Vinciguerra too, such as her bright skirts and dresses and her Japanese-style folding “Koudù” bed.

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Lonely planet

Un indirizzo indispensabile per le giovani donne in cerca di qualcosa di originale e curioso. Vuedu Factory è un caso piuttosto raro a Palermo di incrocio tra boutique e un negozio di moda, design, arredi e via così. I vestiti della stilista-architetto Daniela Vinciguerra (è  anche andata a Pitti Immagine) sono molto metropolitani. Oltre a questi trovate un piccolo regalo, una borsa, una lampada..